Case in legno a Biella e in Piemonte. COSA E' IL SISTEMA COSTRUTTIVO XLAM
- by legnocasagreen news
- 4 ago 2020
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Il sistema costruttivo XLAM è una soluzione innovativa e tecnologicamente all'avanguardia per la costruzione di edifici in legno, anche a più piani.
La tecnica costruttiva prevede l'uso di pannelli multistrato, realizzati sovrapponendo, in maniera incrociata, strati di tavole di legno, incollate a pressione, per formare elementi in legno massello di grandi dimensioni.
La disposizione incrociata delle lamelle permette di ridurre a valori trascurabili i fenomeni di rigonfiamento e ritiro del legno, aumentandone la resistenza statica e la stabilità.
Tali pannelli, formanti gli elementi massicci di parete, solaio e copertura vengono poi tagliati con macchinari a controllo numerico dalla millimetrica precisione, dotati di aperture per porte, finestre e vani scala e in seguito collegati tra loro in opera con speciali angolari e giunzioni meccaniche in acciaio (viti, piastre ecc)
LegnoCasagreen utilizza esclusivamente pannelli XLAM realizzati con legno essiccato tecnicamente con un’umidità del 12% (+/- 2%) per escludere così il pericolo di attacchi da parte di parassiti, funghi o insetti.
I nostri pannelli Xlam hanno la stessa qualità in ogni periodo dell’anno grazie alla fabbricazione in atmosfera controllata e alla composizione con lamelle classe di resistenza C24, a differenza di altri fabbricanti che utilizzano lamelle C16 o addirittura C10.
Ciò significa che i nostri Xlam C24 hanno una qualità complessiva più elevata, una maggiore resistenza meccanica, una maggiore indeformabilità, una perfetta ermeticità, un eccellente aspetto estetico.
Un altro parametro importantissimo per valutare la qualità dei pannelli Xlam riguarda le colle utilizzate per l’incollaggio. Le colle sono di due tipi: ureico-melaminiche o poliuretaniche. Le colle ureico-melaminiche hanno tempo di incollaggio di pochi minuti, occupano per poco tempo le presse e velocizzano il processo di produzione con costi di produzione più bassi, ma rilasciano per anni formaldeide e ftalati con conseguente dispersione negli ambienti di sostanze volatili irritanti e cancerogene.
LegnoCasagreen utilizza solo pannelli XLAM realizzati con colle poliuretaniche prive di formaldeide, che sono atossiche ma hanno tempi di incollaggio più lunghi di qualche decina di minuti, il che impone un ritmo di produzione più lento (e più costoso) rispetto all’utilizzo di colle melaminiche.
Un Xlam melaminico è nocivo anche se può costare meno di uno poliuretanico.
IL legno così ingegnerizzato ha proprietà tecniche straordinarie: peso ridotto, elevata resistenza alla trazione e alla pressione e, con gli opportuni accorgimenti, resistenza agli agenti atmosferici ed elevata durabilità (anche secoli).
In funzione delle caratteristiche statiche e termiche richieste LegnoCasagreen utilizza opportuni spessori per i pannelli che partono da 6 cm fino a raggiungere 23 cm, in composizione a 3, 5, 7 strati simmetrici, dove il numero di strati identifica la stabilità del pannello ai movimenti dovuti alle escursioni termiche.
Il sistema pannelli Xlam consente una grande resistenza strutturale e termica, sia invernale che estiva, una eccellente resistenza sismica ed una protezione antincendio elevata.
In caso di terremoto ogni singola giunzione in acciaio tra i moduli funziona come un vero ammortizzatore, le viti e i chiodi si piegano dissipando così maggiormente l’energia sismica. Nelle strutture di legno, infatti, la duttilità e la capacità di dissipare energia è conferita dalle unioni meccaniche. All’aumentare del numero di elementi di collegamento e delle giunzioni si ottengono edifici dal comportamento più duttile. In un edifico realizzato con elemento modulari, la dissipazione energetica avviene nei giunti di estremità e nei giunti verticali. La composizione modulare di una struttura con giunti elastici tra un pannello e l’altro permette di distribuire le sollecitazioni di un sisma tra tutti gli elementi, rendendo la sollecitazione meno pericolosa per la struttura.
Il legno è un materiale combustibile, questo però non significa che le strutture in legno non resistono al fuoco oppure che patiscano più danni rispetto ad una struttura in acciaio o in cemento armato.
In caso di incendio un pannello Xlam solaio 5 strati da 140mm resiste al fuoco minimo un’ora e mezza (REI Xlam 90), mentre un pannello 5 strati da 100mm resiste minimo un’ora (REI 60), conservando entrambi le loro proprietà meccaniche e lasciando inalterata la struttura portante.
Le prestazioni sono del tutto assimilabili a quelle degli edifici in muratura portante, e addirittura superiori rispetto a quelle degli edifici in cemento armato.
Osservando infatti il comportamento di un elemento strutturale in legno soggetto ad incendio si nota che:
- Il legno brucia lentamente e il processo di carbonizzazione procede dall’esterno verso l’interno;
- Il legno che non si è ancora bruciato conserva l’efficienza strutturale nonostante l’incremento di temperatura;
- Il raggiungimento della rottura avviene lentamente, solo quando la sezione utile si è talmente ridotta da non poter sopportare il carico applicato.
Quindi, la perdita di efficienza della struttura in legno soggetta al fuoco avviene per riduzione della sezione utile e non per degrado fisico-meccanico.
Confrontando il comportamento del legno soggetto ad incendio con quello di altri materiali da costruzione, si osserva che il legno offre addirittura diversi vantaggi:
- Nelle strutture in acciaio gli elementi strutturali non bruciano ma l’incremento di temperatura porta ad un pericoloso aumento della duttilità e quindi delle deformazioni (basti ricordare le tristi immagini delle torri gemelle a New York)
- Nelle costruzioni in cemento armato la resistenza al fuoco dipende quasi esclusivamente dallo spessore del copriferro, che è lo strato di cemento che ricopre le armature di ferro di travi, pilastri e solai. Questo strato è solitamente di spessore variabile tra i 2,5 ed i 3 cm. Per effetto delle elevate temperature che si sviluppano durante un incendio, i ferri di armatura tendono a dilatarsi rompendo lo strato di cemento che le ricopre, rimanendo in tal modo direttamente esposti al fuoco, il che ne determina una costante deformazione sino alla rottura ed al conseguente crollo della struttura.